Solo Dio soddisfa il cuore dell’uomo – Lc 11, 5-13

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.

 del 28.07.1986

 

Grottaglie, 23.10.1994 (Ritiro catechisti)

LA PREGHIERA

(Lc 11, 9-13)

Le parole del vangelo di Luca che mi hanno colpito sono: “Chiedete e vi sarà dato, perché chi chiede ottiene” (Lc 11, 9-10).

  1. dobbiamo chiedere al signore le grazie con la preghiera

Dopo aver meditato queste parole di san Luca, ho detto: fino a questo momento non ho ricevuto perché non ho chiesto.

Ho sempre desiderato di avere determinate grazie, ma le ho chieste al Signore nella preghiera?

La mia risposta è stata: le ho chieste qualche volta.

La parabola dell’amico importuno, detta da Gesù, parla di un amico che va di notte da un altro amico a chiedergli del pane. La risposta che riceve è negativa. Però Gesù dice: Poiché quel tale continuò a chiedere il pane con insistenza, lo ricevette, non per amicizia ma per l’insistenza usata.

Il vangelo di oggi ci parla del cieco Bartimeo, che voleva riavere la vista e che, sentendo che passava Gesù, si è messo a gridare:- Signore, Figlio di Davide, abbi pietà di me!

Gesù non lo ha ascoltato, però il cieco ha tanto gridato che alla fine lo ha mandato a chiamare e gli ha chiesto:- Che vuoi che io ti faccia?

– Signore, che io riabbia la vista!

E Gesù:- Va’, la tua fede ti ha salvato. E subito riacquistò la vista (Mc 10, 46-52).

Non basta chiedere, bisogna insistere nel chiedere. Dice Gesù: “Se voi che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!” (Lc 11, 13).

Siamo cattivi, siamo senza virtù, siamo pezzenti perché lo vogliamo essere, infatti non abbiamo voluto cambiare la nostra situazione spirituale!

Mi diceva una volta un fedele:- Padre, questo peccato mi piace! Non smetto di farlo, perché mi piace!

Se c’è questo attaccamento al peccato, non si chiede a Dio la conversione!

Se sono nullatenente, è perché lo voglio essere. È facilissimo diventare ricchi spiritualmente: basta chiedere e chiedere con insistenza i doni al Signore!

Perché abbiamo chiesto, ma non abbiamo ricevuto? Perché non abbiamo chiesto nel nome di Gesù.

Ha detto Gesù: “Qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, la farò” (Gv 14, 13).

E ancora: Finora non avete ricevuto, perché avete chiesto male. Invece di chiedere il bene, avete chiesto il male, o avete chiesto senza fede ed umiltà, senza essere convinti che il Signore vi poteva dare ciò che chiedevate (cfr. Gc 1, 6-8).

Chi dubita è come l’onda del mare, è instabile. Bisogna chiedere come il cieco Bartimeo!

Vi porto un altro esempio: la preghiera della Cananea che chiedeva a Gesù la grazia della guarigione della figlia. Questa richiesta fu respinta da Gesù non una volta, ma tante volte; infatti neppure l’intercessione degli apostoli riuscì a piegare la volontà negativa di Gesù.

Gesù disse alla Cananea:- Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele. Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini.

“«È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Allora Gesù le replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita” (Mt 15, 24-26).

In altri termini ha più voglia Dio di dare che noi di ricevere. Dio è un padre munifico, ha tutto nelle sue mani e vorrebbe dare agli uomini tutto ciò che serve per la loro salvezza e felicità. Se non dà non è perché non vuole, ma perché noi non chiediamo. I padri di famiglia danno certe cose ai figli soltanto se gliele chiedono; la stessa cosa fa Dio con gli uomini.

Egli ci dà tutto: la vita, la salute, la grazia, ma tante altre cose non ce le dà, perché vuole che ci comportiamo da figli, da suoi dipendenti, da pezzenti, da bisognosi.

Dio vuole essere riconosciuto come padre, e ciò avviene quando gli chiediamo qualcosa.

Se chiedi hai; se non chiedi, non hai.

Se Gesù ha insistito sulla preghiera di petizione, significa che noi possiamo essere molto più ricchi di quanto siamo, se facciamo l’atto di umiltà di chiedergli ciò che ci manca. Noi possiamo chiedere qualsiasi cosa di ordine materiale e spirituale, però tante volte non la otteniamo perché non la chiediamo, in quanto non la riteniamo necessaria, oppure la chiediamo ma dubitiamo che Dio ce la possa dare.

Quante volte celebro la S. Messa, senza chiedere niente! Se non chiediamo, non riceviamo!

Una volta andai da uno zio con un panierino vuoto per avere da lui delle ciliegie. Andai dallo zio e ritornai a casa senza niente, perché non gli avevo chiesto le ciliegie!

– Voi siete ricchi o poveri?

– Poveri!

– Chi vi può fare ricchi?

– Dio! Però dovete chiedergli ciò che vi manca.

  1. quali grazie dobbiamo chiedere a dio nella preghiera

Quando gli apostoli dissero:- Maestro, insegnaci a pregare!, Gesù insegnò loro la preghiera del Padre nostro, che noi recitiamo spesso. 

Con questa preghiera Gesù ci ha insegnato che dobbiamo chiedere al Padre sia le cose di carattere spirituale che quelle di carattere materiale.

Dobbiamo chiedere le cose che riguardano Dio:

– Sia santificato il tuo nome!

– Venga il tuo regno!

– Sia fatta la tua volontà!

Dobbiamo chiedere le cose che riguardano l’uomo:

– Dacci oggi il nostro pane quotidiano.

– Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

– Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

  1. Sia santificato il tuo nome

Dio è santo, però vuole essere riconosciuto santo e vuole essere lodato. Ecco perché nella S. Messa cantiamo il Santo, che è lo stesso inno di lode che cantano in cielo miliardi di angeli dinanzi al trono di Dio.

“Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli”.

Dio vuole essere lodato dagli uomini!

Dio è glorificato e il suo nome è santificato quando noi uomini diventiamo santi. Dice il Signore: “Siate santi, perché io sono santo” (Lv 19, 2).

Nella preghiera dobbiamo chiedere il dono della santità per noi e per i nostri fratelli.

Dobbiamo lodare Dio come santo.

Chi recita le Lodi e i Vespri fa bene, santifica Dio, loda Dio. Però dobbiamo santificare il nome di Dio anche impegnandoci a farci santi e a mettere gli altri nella condizione di diventare santi. La vostra missione catechistica consiste nell’insegnare agli altri a farsi santi.

  1. Venga il tuo regno

Ci sono due regni: quello delle tenebre, del diavolo, e quello della gloria, della giustizia, della verità, della luce. Con la preghiera del Padre nostro chiediamo che venga il regno di Dio e che si realizzi nell’anima nostra e in tutte le anime.

La giornata missionaria mondiale, che oggi stiamo celebrando, è la giornata dell’«Adveniat regnum tuum». Oggi noi preghiamo così:- Signore, venga il tuo regno! Che tutti gli uomini siano salvati da te!

Ricordatevi però, che non possiamo salvare gli altri se non salviamo noi stessi.

Voi catechisti, prima di essere annunziatori, dovete essere testimoni, altrimenti con una mano costruite e con l’altra demolite. 

  1. Sia fatta la tua volontà

Dobbiamo volere da noi e dagli altri l’osservanza dei dieci comandamenti, perché questa è l’autentica volontà di Dio.

Quando io vedo che alcuni miei fratelli non santificano il giorno di festa, soffro tanto!

E voi, vi dispiacete quando voi o i vostri fratelli non osservano i dieci comandamenti?

Siete impegnati nell’osservanza dei dieci comandamenti?

Nella preghiera avete mai detto:- Signore, fa’ che si realizzi la santità in me e nei miei fratelli? Venga il tuo regno? Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra?

Siamo coscienti di ciò che chiediamo con la preghiera del Padre nostro?

Perché non siamo esauditi, quando preghiamo?

Forse perché non chiediamo le grazie, oppure perché non le chiediamo con la convinzione di riceverle?

  1. Dacci oggi il nostro pane quotidiano

Con questa richiesta intendiamo chiedere tutto ciò che è necessario al nostro vivere umano; lo chiediamo per noi e per gli altri.

Quando io penso ai ragazzi che, pur avendo fatto la prima comunione, non pregano, mi dispiaccio!

A che serve il catechismo, se non riusciamo nemmeno a farli pregare?

I vostri bambini spesso non vengono a Messa! Sappiate che chi va a Messa fa tutto, perché chiede al Signore, attraverso il sacerdote, le cose migliori.

Dice Gesù: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6, 33).

Gesù ci ha spronati a chiedere il pane quotidiano e con esso anche il lavoro.

  1. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori

L’ostacolo numero uno per la salvezza degli uomini è il peccato, che dobbiamo farci togliere da Dio.

Noi chiediamo a Dio il perdono dei nostri peccati, a condizione che perdoniamo i fratelli.

Con la preghiera del Padre nostro diciamo: Signore, se io non perdono, non mi perdonare!

Il peccato non dà la salvezza. Poiché tutti siamo peccatori, ogni giorno dobbiamo chiedere perdono dei nostri peccati.

  1. Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male

Il male non è la malattia, ma è il peccato. Poiché possiamo peccare per la tentazione, diciamo: – Signore, non mettermi nell’occasione prossima di peccato, perché l’occasione fa l’uomo ladro!

Nel vostro insegnamento catechistico avete messo come punto fondamentale il vivere in grazia, perché la grazia di Dio è il più grande tesoro, è lo stare lontano dal peccato, che è la morte dell’anima?

Nella preghiera dobbiamo chiedere per Iddio:

– la santificazione del suo nome;

– l’avvento del suo regno;

– il compimento della sua volontà.

Per noi:

– il necessario per vivere;

– il perdono dei peccati;

– il non metterci nelle condizioni di peccare.

Gesù poi, con una sola frase ci ha detto:- Chiedete lo Spirito Santo, che è la grazia di Dio, la negazione del peccato! Con lo Spirito Santo noi riceviamo tutti e sette i suoi doni.

  1. dobbiamo chiedere al signore le grazie con la preghiera del s. rosario

Il Papa, oggi, ha detto: Non dimenticate di recitare il S. Rosario, almeno in questo mese di ottobre, dedicato alla Madonna del Rosario!

Come dobbiamo chiedere le grazie al Signore? Con la Madonna, che ci ha suggerito di recitare la preghiera del santo rosario.

Per il cristiano tre sono le preghiere da fare ogni giorno: la S. Messa, la liturgia delle Ore e il santo rosario.

Le prime due preghiere ce le ha consegnate Gesù, e in seguito gli Apostoli e i Padri della Chiesa le hanno sempre raccomandate ai fedeli. 

Bisogna partecipare alla Messa ogni giorno, perché chi vi partecipa fa al Signore, in maniera eccellente, le richieste che nel punto precedente vi ho spiegato.

Ogni giorno occorre recitare la liturgia delle Ore, perché con essa lodiamo Dio e con gli angeli cantiamo a Dio, che è eterno, onnipotente e giusto.

La Chiesa ha sempre dato importanza a queste preghiere, che ha consegnato a tutti, senza distinzione di età, incominciando dai piccoli per arrivare ai vecchi.

Nel 1965, quando si è discusso di questo problema nel Concilio Vaticano II, la Chiesa ha permesso di celebrare la S. Messa la sera, oltre che la mattina, per dare a tutti i fedeli la possibilità di parteciparvi.

Perché non mettiamo in pratica il consiglio di Gesù? Perché non torniamo a vivere come i primi cristiani, che hanno affrontato la morte per vivere in grazia di Dio e non nel peccato?

Nell’anno 1000 la Madonna, vedendo che i suoi figli si 

dannavano, ha insegnato loro, tramite san Domenico, la preghiera del rosario, perché è preoccupata della nostra salvezza.

Per osservare il primo comandamento dobbiamo pregare almeno mezz’ora al giorno. Se partecipiamo ogni giorno alla S. Messa, certamente osserviamo il primo comandamento.

La Madonna ci ha insegnato la preghiera del santo rosario, che è una preghiera alla portata di tutti, infatti è formata da Ave Maria, Padre nostro e Gloria al Padre, che sono preghiere che tutti conoscono.

La Madonna, consegnando a san Domenico la preghiera del santo rosario, ha detto:- Questa è l’arma con la quale vincerai tutte le battaglie! Tutti i problemi si risolvono col santo rosario.

Io credo alle parole che vi sto dicendo, perché ne ho fatto l’esperienza. Io ho sfidato la Madonna dicendole:- Voglio vedere se con questa preghiera ricevo la grazia che desidero!

Ho pregato col santo rosario ed ho ottenuto la grazia che desideravo. L’ho ricevuta perché il santo rosario è un’arma con la quale si risolvono tutti i problemi.

Da giovane io ho perso tanto tempo nei ragionamenti, però non ho cavato nemmeno un ragno da un buco, perché con i ragionamenti non si combina niente! Quando ho saputo che col rosario si risolvono tutti i problemi, ho incominciato a dire le Ave Maria, che sono simili a delle bombe atomiche, e ho visto i miracoli delle conversioni. Vi sfido a fare questa prova!

conclusione

Il Signore non violenta le anime, le cuoce con la loro stessa acqua. Osserviamo i dieci comandamenti, domandiamo le cose che riguardano Dio e noi, e otterremo tutto.

Dice Gesù: Fino a questo momento non avete ottenuto perché non avete chiesto. “Chiedete e vi sarà dato” (Lc 11, 9). 

Chiedete col santo rosario!

Le tre preghiere che dovete fare ogni giorno sono: la S. Messa, la liturgia delle Ore, il santo Rosario.

San Giovanni Bosco otteneva tutto per mezzo della Madonna, egli era devoto della Madonna Ausiliatrice.

Ricordatevi che Gesù non doveva fare il miracolo alle nozze di Cana, però la Vergine, mediante la sua intercessione, fece cambiare il decreto divino, e Gesù incominciò a fare i miracoli a Cana di Galilea.

Amate la Madonna e dite il rosario!