

Lc 11, 15-26 Ritornerò nella mia casa da cui sono uscito

GESÙ CI CHIEDE DI SCEGLIERE
TRA LUI E IL DEMONIO
(Lc 11, 14-23)
- Il cristiano sceglie di seguire Gesù
“Chi non è con me, è contro di me” (Lc 11, 23).
Con queste parole Gesù oggi dice ciò che ogni cristiano deve dire non solo in quaresima, ma ogni giorno. Lo deve dire nel giorno del battesimo e non lo deve ritirare più, o se volete, poiché siamo battezzati da bambini, lo dobbiamo dire nel giorno della prima comunione, nel giorno della cresima, e non lo dobbiamo più ritirare.
Così facevano i primi cristiani. Facevano cinque anni di preparazione prima di battezzarsi, conoscevano più o meno tutto il vangelo, vivevano nella pratica cristiana per cinque anni, poi quando il catechista dava il giudizio definitivo, che cioè erano veri cristiani, allora si battezzavano. E nel battesimo dicevano: Signore, da ora e per sempre con te!
Questo è il cristiano. Fa una scelta di campo: da una parte c’è il demonio, dall’altra c’è Gesù.
2. La scelta deve essere libera
Dio non si impone, quando dobbiamo fare la scelta. Liberamente – perché ogni atto di libertà è un atto di amore – si presenta a noi e dice: questo è un piatto e questo è un altro piatto; scegli! Ti ho fatto vedere – ecco la conoscenza, ecco la catechesi – quanti cibi ci sono in questo piatto e quanti nell’altro piatto; ora scegli.
Ci dà la conoscenza, ma dopo la scelta è nostra. Da una parte c’è il demonio, dall’altra c’è il Cristo. Col demonio tu potrai avere anche il benessere sulla terra, ma sarai nell’infelicità per tutto il resto della tua esistenza, per l’eternità; dall’altra parte c’è il Cristo che come regalo ti dà la sofferenza oggi, espressione di amore però, dopo c’è la felicità eterna. È lui, proprio il Cristo in persona che ci spinge a fare la scelta di campo; ma non ci spinge a scegliere lui. Ci dice solo queste parole: O con me o contro di me, mezze misure non ne esistono.
3. La scelta deve essere coerente
Sono ridicoli quei cristiani che oggi si confessano, quindi scelgono il Cristo e subito dopo bestemmiano, dicono parolacce, commettono atti impuri e la domenica successiva non vanno a Messa. Dicono:
Ho fatto quaresima! Ma che quaresima hai fatto? È scelta di campo, scelta di padrone! Una volta che hai scelto quel padrone, devi stare sempre con quel padrone. Non puoi scegliere Dio come padrone alle nove del mattino, poi alla sera vai a braccetto col diavolo. Questa è scelta di campo? Questa è la caricatura della scelta.
4. La scelta deve essere definitiva
Questo vangelo di oggi è il vangelo fondamentale del cristiano. Non si tratta soltanto di fare questa scelta oggi; è una scelta che si fa ogni giorno e deve durare tutta la vita.
Io sono più forte del demonio, dice Gesù. Il demonio era armato, vi teneva schiavi, io sono più forte di lui e l’ho disarmato. Ho sciolto le catene con le quali vi teneva schiavi e vi ho lasciati liberi. Figli miei, se da schiavi vi ho fatti liberi, perché volete tornare ad essere un’altra volta schiavi? Invece se venite da me, lui potrà venire mille volte da voi, ma non vi farà mai più schiavi perché io sono più forte di lui. E se andate da lui, io sono più forte di lui e vi sciolgo di nuovo.
Ecco la caricatura nostra nella confessione. Commetto il peccato mortale, poi un’altra volta vado da Gesù. Dal diavolo a Gesù Cristo! Dal diavolo a Gesù Cristo! Possiamo fare sempre vai e vieni? Una volta dobbiamo pur essere uomini! Con chi vuoi stare? Col diavolo? Stai col diavolo. Con chi vuoi stare? Con Gesù Cristo? Stai con Gesù Cristo.
Si può arrivare a capire di chi sei soldato? Di Vittorio Emanuele III o di Francesco Giuseppe d’Austria? O con l’Italia o con l’Austria, perché all’Austria abbiamo dichiarato guerra, siamo nemici!
5. La fedeltà richiede sacrificio
La scelta di campo comporta con sé sacrifici, perché non sempre, quando noi vogliamo stare col Cristo, le cose le possiamo fare secondo la nostra volontà. Talvolta sono contro il nostro volere, contro il nostro istinto; però ricordate, come è vero, che la sofferenza di ogni giorno è il segno dell’amore di Dio verso di noi. Quando Dio ci ama ci dà la sofferenza, ci fa soffrire, però è altrettanto vero che quando l’uomo fa un sacrificio, soffre per Iddio e dimostra il suo amore a Dio.
Ditelo voi che siete state fidanzate, poi mogli e poi madri, che cosa è stato e che cosa è il vostro sacrificio per il marito e per i figli. È amore o disinteresse? Amore. Quando voi fate il sacrificio di fare la nottata per il figlio che è ammalato, allora dimostrate di essere mamme e mamme amorose. Se invece dite al figlio: Tu sei ammalato e io vado a dormire!, siete mamme, ma non mamme amorose.
Quando dimostrate di essere mamme amorose? Quando vi sacrificate per il figlio, quando vi sacrificate per il marito, quando fate la rinunzia.
La rinunzia, il sacrificio è sempre segno di amore, perché tutti i giorni Lui vi ama e voi l’amate. Voi amate i figli e i figli amano voi. Non potete ancora dimostrare che amate i figli e amate il marito; ma il giorno in cui il Signore o loro vi chiedono un sacrificio e voi non lo fate, allora dimostrate che non li amate. Se invece vi chiedono un sacrificio e voi lo fate volentieri, allora soltanto dimostrate che li amate. È un segno.
Dio mi ama, e fa vedere che mi ama quando mi dà il sacrificio; ecco le stimmate di P. Pio. Le stimmate di P. Pio sono state il segno più alto dell’amore di Dio verso di lui. Però è altrettanto vero che, quando io mi sacrifico per Iddio, per il Cristo, allora dimostro di amarlo.
Nel sacrificio dimostrate l’amore. Non esiste scelta di campo senza sacrificio.
6. Dio non accetta il compromesso
Quando il Cristo ha detto: “O con me o contro di me”, ci ha insegnato anche che nella scelta di campo non c’è compromesso. Mezza cosa a uno e mezza cosa all’altro. Accontentiamo i due figli: una mela ad uno e una mela all’altro!
Con Cristo non c’è il compromesso: o tutto a me o tutto all’altro. Non possiamo dire: stamattina con Gesù Cristo, stasera col diavolo. Non possiamo stare con un piede sulla sponda destra e con l’altro piede sulla sponda sinistra. No, Gesù vuole tutto l’uomo a destra, altrimenti tutto l’uomo deve stare a sinistra. Non esiste il compromesso.
conclusione
Dio non accetta il compromesso, bisogna essere generosi e totali. Lo ha detto Dio, e Gesù l’ha ripetuto col comandamento dell’amore: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze, con tutta la tua anima. È totale. Non esiste nessun altro uomo e nessun altro padrone sulla terra che chiede la totalità.
Quando Dio si schiera in contrapposizione col demonio, vuole la totalità. Ecco la ragione perché ha detto: Chi amerà sua madre e suo padre, fratelli e sorelle, mogli, figli e mariti più di me non è degno di me, non può essere mio discepolo.
Gesù l’ha detto: Tu moglie, non puoi amare tuo marito più di Dio. È totale, vuole tutto l’uomo con tutta l’anima e tutto il corpo.
Questo è il Cristo: o con me o contro di me. Non accetta compromessi perché chi fa compromessi si schiera dalla parte del diavolo. Nel medesimo tempo Dio vuole un amore generoso, senza limiti, e totale, senza escludere il minimo degli affetti, anche delle persone più care. Questa è la vita di Gesù. Poi aggiunge: Chi non raccoglie con me, chi non sta con me disperde, non raccoglie niente. Vive la vita ma non merita niente.