

Mc 1, 40-45 Come pregare e come compiere ogni nostra azione

Mc 1, 40-45 – L’azione di collaborazione del Cristo e il sacerdote


Mc 1, 40-45 Il peccato, lebbra dell’uomo

da un’omelia di P. Francesco Chimienti O.M.
IL SIGNORE ESAUDISCE
LE RICHIESTE DI CHI PREGA CON FEDE
(Mc 1, 40-45)
“Signore, diceva il lebbroso, se vuoi, puoi guarirmi!”. Poi, con l’atteggiamento lo supplicava in ginocchio.
“Se vuoi!”. Che significano queste parole?
- La constatazione di uno stato di malattia che non poteva essere guarita da nessun medico: la lebbra
Quando noi preghiamo, dobbiamo avere la consapevolezza dello stato in cui ci troviamo, e che veramente il nostro stato, umanamente parlando, è uno stato disperato, cioè non ci sono mezzi umani; perché quando un problema può essere risolto da mezzi umani non ci mettiamo in ginocchio, non supplichiamo il Signore, non gli diciamo: Se vuoi, puoi farmi questa grazia.
Chi constata lo stato in cui si trova, solo quello si mette in ginocchio e supplica, ma chi non constata, non si mette mai in ginocchio e non supplica. Quante volte vi ho detto:- Pregate prima di mettervi a mangiare. Chi è che non prega? Chi ha la consapevolezza che quel cibo se l’è guadagnato lui e non che glielo ha dato il Signore.
Chi invece ha la consapevolezza che quel cibo glielo ha dato Dio dandogli la salute, il posto, la possibilità di guadagnare, si mette in ginocchio e dice:- Signore, grazie di questo cibo.
La preghiera nasce sempre dalla constatazione di uno stato di miseria. Chi prega capisce che è una creatura, che è limitata, che è un nulla. Chi invece crede di essere qualcosa, non prega mai. Quando volete sapere se siete superbi o meno, se la vostra superbia arriva alle stelle, ve ne accorgete se pregate o meno.
- “Se vuoi” significa anche che Dio è onnipotente, che Dio può far tutto, che a Dio nulla è impossibile
Chi ha questa fermezza nella fede può avere la grazia; solo questo può ottenere il miracolo, l’impossibile.
Ricordate l’altro episodio, l’altra preghiera del vangelo? “Signore, se puoi, guariscimi”. Gesù non accettò il “se puoi”. A me tutto è possibile, io posso far tutto, non se posso. La mia potenza non è limitata. Se vuoi, se hai fede, rispose Gesù.
A chi ha fede niente è impossibile. Vedete quest’uomo? Certamente ha fede, crede nell’onnipotenza divina, crede che a Dio tutto è possibile, crede che agli uomini non tutto è possibile. La lebbra gli uomini non la possono guarire, ma Dio la può guarire. Tanti casi dell’anima l’uomo non li può risolvere, Dio invece sì e allora bisogna supplicarlo, insistere nella preghiera, insistere nella domanda, gettarsi per terra, battendosi il petto. Allora Gesù risponde: “Lo voglio, guarisci”. E avviene il miracolo.
- A chi crede tutto è possibile
Disse Gesù: “Se avrete tanta fede quanto un granello di senapa, potrete dire a questa montagna: Spostati!, e la montagna si sposterà.
Non dovete credere che Gesù ha scherzato, ha esagerato! No, no, ci manca la fede.
A Dio niente è impossibile, ma anche all’uomo che crede niente è impossibile.
San Francesco ha fatto la prova e la montagna si è spostata. Gesù bisogna prenderlo in parola. Gesù non è un uomo qualunque, è un Uomo-Dio, prendetelo in parola e vedrete che anche voi avrete il miracolo. È chiaro che Gesù non paga di sabato, cioè fatta la preghiera si ha subito il miracolo; no, dipende dalla sua onnipotenza divina, dipende dalla sua bontà infinita, dipende dalla sua giustizia, dipende da tantissime cose, ma il miracolo lo fa quando lui crede, quando tu avrai veramente insistito con piena fede.
conclusione
Con la preghiera tutte le cose per il cristiano sono possibili, per chi ha fede, è chiaro; chi non ha fede continua a vivere la vita degli animali e non vedrà mai nella sua vita il raggio della luce divina.
Io vi auguro di avere tanta fede. Chiedetela al Signore questa fede e ve la darà.